venerdì 4 febbraio 2011

CON I RIFIUTI SIAMO PUNTO E A CAPO: RITORNA LA SINDROME NAPOLETANA



Sinceramente sono stufo di dovere scrivere ancora delle peripezie di ATO ME 2 e dei grossi inconvenienti creati nei 38 Comuni soci dall'invasione dei rifiuti lungo le loro strade.
Malgrado ciò mi sento costretto a farlo, per senso civico e per condividere coi cittadini il senso di nausea nei confronti di chi ha ormai mollato o non ha mai fatto nulla di concreto per affrontare seriamente il problema.
Ieri, ancora una volta, su iniziativa della Cgil, il dirigente della locale Camera del Lavoro, Salvatore Chiofalo, ed il responsabile provinciale del settore ambiente, Carmelo Pino, nel corso di una conferenza stampa, hanno ribadito la gravità della situazione, ancora una volta causata dall'assoluta indisponibilità finanziaria dell'Ambito Territoriale e dei Comuni che malamente lo sostengono: una situazione fallimentare perchè altamente debitoria. Basti pensare che Tirrenoambiente, la società che gestisce il sito di Mazzarrrà S.Andrea, dall'inizio di questo mese ha precluso l'accesso alla discarica degli autocompattatori provenienti dai 38 Comuni "soci" di ATO ME 2, con conseguente fermo dell'attività lavorativa degli operatori ecologici e immediato ritorno dell'accumularsi dei rifiuti attorno ai cassonetti ormai stracolmi.
Dopo una parentesi di pulizia, ritorna l'incubo della sindrome napoletana, resa esasperante non solo per gli utenti, ma anche per i netturbini che, creditori di due mesi di salario e quindi in stato d'allarme, restano forzatamente inoperosi, anche se non licenziabili. Con ovvia esasperazione anche per i loro datori di lavoro.
Una condizione complessivamente drammatica, che appare insolubile se si constata che la Regione come si suol dire in gergo ha janchiatu i mani al gruppetto di sindaci presentatisi a Palermo in cerca di ulteriore sostegno finanziario, reso impellente dalle difficoltà incontrate con la Montepaschi - Serit, in merito a possibili anticipi finanziari sugli incassi relativi alla riscossione di arretrati.

Di fronte a tale emergenza, c'è da prendere in considerazione la reazione del Coordinamento Contro il Caro Bollette Ato ME2, (Consumatori torresi Torregrotta, "I Cittadini" Villafranca Tirrena, Movimento Città Aperta Barcellona P.G) e di altri Comitati spontanei sorti nel territorio dell'ATO ME 2, che, preoccupati per la chiusura della discarica di Mazzarrà Sant' Andrea, sostengono in un documento che ciò costituisce «il risultato di una gestione miope ed arrogante che non è riuscita a produrre un solo documento legittimo, idoneo per la riscossione delle tariffe della raccolta".

Fra' Galdino

2 commenti:

Emilia ha detto...

Di tutto questo bisogna ringraziare anche il Sindaco Nania. Amministrazione e Ato devono andare a casa. Dopo che piove si apre l'ombrello.

Antonio ha detto...

Il Sindaco di Barcellona, si è dimostrato poco attento alla pulizia della città.

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