Augusto Minzolini, al Tg1 delle 20, si produce in un nuovo editoriale al vetriolo per criticare l'inchiesta sul G8 che coinvolge Guido Bertolaso: è la solita gogna mediatica - dice - prodotta a orologeria poco prima delle elezioni. «Le intercettazioni non sono prove», secondo il direttore, eppure sono alla base di una «condanna mediatica» le cui vittime pagano già «la loro pena davanti alla società», prima del verdetto dei giudici, cosa che «può accadere anche a Bertolaso».
È la scintilla di una nuova polemica: poco dopo le parole di Minzolini scattano le proteste del centrosinistra bilanciate dalla difesa compatta del Pdl, con l'intervento deciso dei big del partito.
Tra i media, la casta al potere oggi in italia odia in modo particolare Internet. La odia con tutte le sue forze. Odia soprattutto il suo potenziale informativo, aggregativo e sociale. L'unico scopo del potere è fare soldi, grassare lo stato (che per la casta è una Spa), speculare su qualsivoglia cosa che possa ulteriormente arricchirli. E, soprattutto, evitare che la gente sappia.
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