Prima delle vacanze natalizie, Raffaele Lombardo, ha promesso che, tra Natale e Capodanno, provvederà alla formazione del suo terzo governo.
A tale scopo ha convocato per oggi, lunedì 28 dicembre, la sua seconda giunta, per le necessarie dimissioni.
Evidentemente, per fare ciò, il Governatore deve avere concluso le trattative con chi gli assicurerà il sostegno, una volta formato il terzo Governo.
Nella nuova Giunta ovviamente resteranno rappresentanti del MpA e del PdL-Sicilia, mentre non ci saranno quelli del PdL-lealisti. In quanto tali, usciranno quindi Milone e Beninati.
Il primo addirittura fortemente criticato, per avere affermato di non partecipare all'odierna riunione di Governo, per non "dispiacere" al presidente Schifani, che evidentemente l'aveva voluto nella giunta in procinto di sciogliersi.
Ma delle polemiche non si salva nessuno, in questa occasione: il presidente Lombardo fortemente criticato da Udc e lealisti, si difende affermando che i suoi denigratori "avranno capito che si è rotto il giocattolo. Che ho fatto saltare lo schema di interessi, privilegi e favori che in Sicilia ruotava attorno ai due più grossi affari: rifiuti e sanità". "Voglio realizzare le riforme – dice Lombardo - se anche il Pdl ci starà, ben venga. In ogni caso le condurremo in porto con le forze politiche responsabili che ci staranno”.
E sarebbe il Pd a starci, ma senza rappresentanti in Giunta.
"Sia io che Bersani (Pd) - precisa don Raffaele - resteremo ognuno nella propria casa”.
“Il nuovo governo che nascerà tra Natale e Capodanno non avrà alcun assessore del Pd. La Giunta sara’ quasi tutta confermata, ma saranno nuove le competenze. Il Pd garantirà un sostegno esterno”.
Quindi governo con appoggio esterno del PD, per l'attuazione di riforme discusse e condivise.
Staremo a vedere cosa verrà fuori...
A tale scopo ha convocato per oggi, lunedì 28 dicembre, la sua seconda giunta, per le necessarie dimissioni.
Evidentemente, per fare ciò, il Governatore deve avere concluso le trattative con chi gli assicurerà il sostegno, una volta formato il terzo Governo.
Nella nuova Giunta ovviamente resteranno rappresentanti del MpA e del PdL-Sicilia, mentre non ci saranno quelli del PdL-lealisti. In quanto tali, usciranno quindi Milone e Beninati.
Il primo addirittura fortemente criticato, per avere affermato di non partecipare all'odierna riunione di Governo, per non "dispiacere" al presidente Schifani, che evidentemente l'aveva voluto nella giunta in procinto di sciogliersi.
Ma delle polemiche non si salva nessuno, in questa occasione: il presidente Lombardo fortemente criticato da Udc e lealisti, si difende affermando che i suoi denigratori "avranno capito che si è rotto il giocattolo. Che ho fatto saltare lo schema di interessi, privilegi e favori che in Sicilia ruotava attorno ai due più grossi affari: rifiuti e sanità". "Voglio realizzare le riforme – dice Lombardo - se anche il Pdl ci starà, ben venga. In ogni caso le condurremo in porto con le forze politiche responsabili che ci staranno”.
E sarebbe il Pd a starci, ma senza rappresentanti in Giunta.
"Sia io che Bersani (Pd) - precisa don Raffaele - resteremo ognuno nella propria casa”.
“Il nuovo governo che nascerà tra Natale e Capodanno non avrà alcun assessore del Pd. La Giunta sara’ quasi tutta confermata, ma saranno nuove le competenze. Il Pd garantirà un sostegno esterno”.
Quindi governo con appoggio esterno del PD, per l'attuazione di riforme discusse e condivise.
Staremo a vedere cosa verrà fuori...
1 commento:
IN questo momento di stallo politico ed amministrativo mi sembra una strada obbligata questa di un governo di responsabilità condivisa fra avversari per il bene di tutti.Ma come ho già detto purchè il progetto sia trasparente ed eticamente sostenibile,così da non creare inciucio.Il PD fa bene a non entrare in giunta,finchè la lealtà di tutti non venga dispiegata in modo inequivoco e fattuale.
Franz
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