PER UNA VOLTA BARCELLONABLOG ATTINGE IN MICCICHE' BLOG PER SAPERNE DI PIU'
Le parole di Miccichè
Ieri, nel riferire il risultato dell'incontro all'ARS per l'approvazione del bilancio, negativo al Governo Lombardo, abbiamo scritto in chiusura:
"Al presidente della Regione ora restano due possibilità: cercare di comporre una nuova maggioranza oppure dimettersi per andare a nuove elezioni. In tal caso si ripeterebbe la chiusura traumatica della legislatura, a due anni dalle forzate dimissioni di Cuffaro, che determinarono la necessità del ritorno alle urne, per scioglimento dell'Assemblea Regionale."
Stamattina, volendo capire cosa ne pensa Gianfranco Miccichè, che in tutta questa faccenda è uno dei maggiori protagonisti, abbiamo cercato il blog del sottosegretario alla presidenza del consiglio e abbiamo trovato questa sua intervista, riguardante appunto la complicata questione politica di cui sopra.
"Post di redazione
Dall’intervista rilasciata a LiveSicilia.it
La bocciatura del Dpef era facilmente prevedibile, contribuisce a fare ulteriore chiarezza. Vogliamo ricapitolare i fatti? Bene, per il dopo-Cuffaro chiedo a Berlusconi di poter andare a fare il Presidente della Regione. In alternativa propongo Stefania Prestigiacomo. Si preferisce puntare su Lombardo, io e il mio gruppo appoggiamo fedelmente questa candidatura e due mesi dopo l’elezione di Raffaele, ripeto due mesi dopo, quelli che lo hanno voluto al mio posto iniziano una campagna di delegittimazione e di attacco senza precedenti. La stessa nomina di Castiglione a coordinatore regionale del partito nasce per rompere le scatole a Lombardo. I fatti sono questi, come la schizofrenia di chi adesso inventa altre scuse per mandare a casa il governo.
Ma non è solo questione di schizofrenia, c’è dell’altro. C’è che vogliono farmi fuori politicamente. Pensavano di isolarmi e invece alle Europee, con un solo candidato, ho preso il 7 per cento dei voti. Pensavano che Lombardo si piegasse ai loro interessi e invece ha scelto me come “socio” di riferimento, perché sono uno che non lo condiziona. A differenza degli altri. Ma non possiamo andare avanti così. La maggioranza non ce l’abbiamo. Siamo in difficoltà per i fondi strutturali perché tra la caduta del governo Cuffaro e i primi passi di quello Lombardo abbiamo perso oltre un anno, le categorie produttive chiedono risposte che in queste condizioni non riusciamo a dare.
Egoisticamente, se dovesse cadere Lombardo, il primo a guadagnarne sarei io. Questa volta manco passerei da Arcore. Tra un mese vedete i manifesti in tutta la Sicilia. E invece dico che il voto sarebbe una disgrazia. Per la Sicilia, per il partito, per quanti aspettano risposte. E non capisco veramente come si faccia a trascurare questo aspetto: passare sopra i bisogni della Regione per garantirsi un privilegio personale. E’ incomprensibile! Tanto più che non si capisce cosa vogliono: hanno due assessori in giunta, potrebbero condividere un progetto di sviluppo, cambiare veramente volto alla Sicilia, e invece da mesi fanno la guerra. Ma nessuno può trascurare l’ipotesi di tornare alle urne, così almeno ci contiamo e ci facciamo quattro belle risate. Oppure, ce ne usciamo con una maggioranza diversa.
Ad ogni modo, spero sempre che Berlusconi faccia sentire la sua voce. Serve una sua presa di posizione chiara, non si può far finta di nulla"
Ora il carissimo Gianfranco ci può dire se crede davvero nella possibilità d'un intervento dirimente del cavaliere, in un momento fin troppo ingrabugliato per sue questioni personali?
Non s'è ancora accorto, il carisssimo Miccichè, che non basta sentirsi figlioccio del leader per sentirsi sicuro della simpatia di Berlusconi per la Sicilia e i Siciliani?
Queste domande mi verrebbe voglia di trasferirle in un commento nel suo blog.
1 commento:
...se questa è politica.O povera serva Sicilia, in che mani ti sei messa!Al tempo dei siculi fondatori,circa 4 millenni fa, forse si stava meglio.Le idee erano più chiare.I nemici erano nemici gli amici erano amici.In questa paccottiglia siciliana si rischia di affogare.Tutti.
Franz
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