domenica 21 settembre 2008

S'E' CHIUSA IN "MUSICA" LA FESTA DI SINISTRA DEMOCRATICA



Stavano, là, sotto uno dei portici dell'Oasi, con tutti gli strumenti pronti.
Erano i "Presence", la band di giovani studenti guidati da Manlio, che gli organizzatori di Sinistra Democratica avevano ingaggiato, per rallegrare con un'esplosione di musica rock la serata finale della festa.
Intanto, al primo piano, nella sala delle conferenze si masticava politica, in attesa che si passasse al dibattito sui problemi della città.
Mentre le ultime ore della "
tre-giorni- cittadina" scorrevano tra un intervento programmiato e un altro improvvisato, i ragazzi del gruppo attendevano con pazienza. Intanto per non disturbare il dibattito non potevano neppure tentare una piccola prova.
La sala, a differenza delle prime due serate, stavolta era piena, e Salvatore Chiofalo e i due Peppini (Saja l'ingegnere, Sajia il medico) potevano dirsi finalmente soddisfatti, malgrado la defezione, per
impellenti motivi, di qualche pezzo grosso inutilmente atteso.
In compenso, però, era giunta a dare tono all'incontro un'altra importante rappresentante della Direzione Nazionale di S.D., la senatrice Chiara Acciarini, che con un intervento chiaro e lineare ha disquisito sulla necessità di rendere coese le forze di sinistra. Ed è stato chiaro e lineare, il suo dire, anche quando l'improvvisa interruzione della luce, pur lasciando al buio la sala, a causa dell'eccessivo riscaldamento dei faretti, non le ha impedito di continuare il suo discorso.
In coda agli interventi dal tavolo, dove faceva da moderatore il giornalista Leonardo Orlando, hanno preso posto quelli del pubblico e di diversi rappresentanti di partiti e associazioni locali, che sono serviti a focalizzare problemi e carenze che affliggono la città
Hanno dato il loro contributo al dibattito don Salvino Raia, direttore dei Salesiani, i consiglieri del Pd Mario Presti e Orazio Calamuneri, il consiglieri dell’Udc Giuseppe Trifilò, il coordinatore del Pd Francesco Russo, il presidente dell’Arci Alessandro Campo e il coordinatore di Città Aperta Antonio Mamì. Unanime convergenza si è registrato in ordine al declino della città di Barcellona, le cui responsabilità sono tutte del sindaco Candeloro Nania e della sua amministrazione. Centro degradato, popolosi quartieri abbandonati, servizi igienici carenti, centri di aggregazione sociale inesistenti, scalo merci chiuso, strade e ville sudice, rifiuti inquinanti e nocivi abbandonati sui margini delle strade e dei viadotti, disoccupazione in forte aumento. Per quanto sopra gli intervenuti si sono dichiarati disponibili a promuovere un percorso unitario per restituire la città ai barcellonesi e dare loro la possibilità di potersi confortare su un progetto di sviluppo del sistema-città, la cui visione è alternativo a quello posto in essere dalla Destra.
Mancava un quarto alle 22, quando finalmente Manlio e la sua band hanno potuto sfogarsi scatenandosi con i loro strumenti.

Fra' Galdino

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