Lo sappiamo, da anni ormai il treno non è più il mezzo di trasporto privilegiato.
Sono molti i motivi che hanno allontanato i viaggiatori da questo ormai ultracentenario mezzo di collegamento: dall'esagerato uso della macchina a quello incrementato dell'aereo, dalla riduzione delle tratte ferroviaroie, per il taglio dei cosiddetti rami secchi, alla prolungata permanenza - soprattutto da noi - del binario unico. Basti pensare che, in riferimento a questo ultimo intoppo, per eliminarlo nella tratta Messina -Palermo, s'è iniziato a lavorare la bellezza di 35 anni fa e, ciò nonostante, ancora il doppio binario non è riuscito a raggiungere la stazione di Patti.
Ma c'è, oltre tutte, una causa più recente. Ed è la privatizzazione delle ferrovie dello Stato, che sta mettendo in ko treni e stazioni, lasciandoli soprattutto nell'isola in condizioni d'abbandono tali da far temere un rapido degrado.
Si riduce il numero dei treni e delle fermate, si lasciano le stazioni incontrollate e senza personale, si fanno viaggiare convogli con scompartimenti la cui pulizia lascia a desiderare. In questi giorni, proprio a causa della soppressione di treni giornalmente utilizzati dai pendolari, il malcontento degli utenti è montato fino alla protesta, tanto da indurre il capogruppo del PD all'Ars, Antonello Cracolici, a presentare un'interrogazione parlamentare, per sottolineare che, dal 22 settembre "la direzione delle Ferrovie ha provveduto, per via del danneggiamento di circa 80 convogli, a prolungare a tempo indeterminato la soppressione di numerose tratte che collegano importanti centri della nostra regione. I disagi per l'utenza - afferma Cracolici - hanno determinato una situazione insostenibile che ad oggi non trova soluzione nemmeno con la sostituzione dei convogli con bus, proposti come variazione dell'offerta dalle Ferrovie".
Per rendere efficace la protesta degli utenti, in massima parte pendolari, i comitati spontanei ccstituitisi negli ultimi mesi, si sono fusi in un unico comitato a livello regionale, che per la prima volta riunirà, dopodomani in contemporanea nelle stazioni di Palermo e di Catania, due assemblee, per esaminare la gravità del problema e scuotere l'attenzione del Presidente della Regione e dell'assessore al turismo e ai trasporti. Da parte sua l'amministrazione di Trenitalia crede di potere esprimere le proprie ragioni e chiamando in causa l'Ente Regione, chiede al presidente Lombardo contributi più consistenti, onde evitare ulteriori tagli nel chilometraggio annuale garantito per contratto. Intanto, sul piano dell'ammodernamento infrastrutturale, si registra un significativo progresso nei lavori per la costruzione del doppio binario: Finalmente, ieri, è stato fatto saltare l'ultimo diaframma della costruenda galleria in prossimità di Patti. Si tratta dell'ultimo tunnel nel tronco Messina-Patti, il cui completamento è previsto entro il prossimo anno.
BARCELLONABLOG
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