C' era una volta, all'ingresso della strada che, allora, si chiamava via Manicomio e che adesso è diventata via Madia, c'era una volta in quella strada una tabella segnaletica con, dentro un cerchio rosso sbarrato, una tromba. Era "il divieto ai rumori" che, in termini speculari, significava "invito categorico al silenzio", perchè in quella via c'era l'allora detto "Manicomio Giudiziario", ora definito "Ospedale Psichiatrico Giudiziario", in ossequio al fatto che, al suo interno, ci sono malati - di mente - da curare.
Adesso quel segnale di divieto sembra superato, e non perchè c'è stato, per l'istituto Vittorio Madia, un passaggio da manicomio ad ospedale, ma perchè praticamente è impossibile imporre il silenzio, in qualsiasi luogo della città.
E poichè il silenzio è ormai diventato un "mito", non bisogna più lamentarsi dell'assordante latrante "cagnara" proveniente da un canile promiscuo sito a ridosso dei padiglioni che ospitano i ricoverati.
D'altronde, chi ci dice che, con il grande progresso fatto dalla Medicina, la canizza non possa essere un efficace metodo di cura? Se non contro la maniacalità, che è ormai fuori stagione, almeno a favore della psichiatria? Anch'essa un po' fuori le righe. Chi ce lo dice?
Fra Galdino
2 commenti:
Fra Galdino: I cani se abbaiando interrompono il sonno anche di una sola persona si ha diritto al risarcimento. E' quanto emerge da un'ordinanza della settima sezione penale della Cassazione.
Barcellona: Città dove tutto è permesso, canili in centro abitato, occupare la sede stradale con baracche,spazzini latitanti e rifiuti ovunque.
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