Un nostro antico conterraneo, uomo di grande ingegno, Archimede, disse un giorno:”Datemi un punto di appoggio e vi solleverò il mondo". Ma nessuno riuscì a dargli quel punto che lui chiedeva, ed il mondo purtroppo rimase l’à dove sempre era stato.
Adesso, fuori da ogni antifona, per risollevare la nostra città ci vorrebbe oltre al novello Archimede, un solido punto d’appoggio, che coi tempi che corrono, anche stavolta, sembra difficile a trovarsi.
Ma, allora, dobbiamo vedere davvero il bicchiere mezzo vuoto, piuttosto che mezzo pieno?
Intanto diciamo che, per Barcellona, nelle vesti del novello Archimede, per legge, ci dovrebbe stare la massima autorità amministrativa della Città. Cioè il sindaco Candeloro Nania, il quale tra l’altro, nel campo amministrativo municipale dovrebbe essersi fatto – come si suol dire – le ossa.
A questo punto, bisognerebbe sapere quale leva intende adoperare e in quale punto potrà appoggiarla per risollevare questo nostro Comune.
Genericamente sappiamo, perché Nania l’ha accennato più di una volta, che si mira a fare di Barcellona un “centro di servizi” che non tralasci però l’impegno in un “discorso” turistico con ruolo di primo piano nel distretto intercomunale” .
Ma come potrebbe avvenire ciò, se la città non possiede, per tradizione, una forte vocazione turistica? La risposta è pronta: “Si tratta di favorire quei percorsi virtuosi che integrando le risorse del litorale con quelle dell’entroterra consentono di offrire una proposta turistica adeguata”.
Questa sarebbe la leva del presunto novello Archimede. E il punto d’appoggio dove sarebbe?
Anche qui, non manca la risposta: “Un ruolo importante dovranno averlo gli operatori economici che debbono acquisire quella managerialità turistica che passa attraverso la corretta valorizzazione del territorio”.
Ora però si rischia d’incontrare il classico cane che si morde la coda.
Eh, no! Non si dovrebbe correre questo pericolo, visto che il discorso non è fatto ai vecchi commercianti, ma “va aperto soprattutto ai giovani”.
Se il punto d’appoggio dovranno essere le giovani leve, allora non resta da fare altro che sollecitarne la potenzialità . C’è un programma in tal senso?
Il sindaco, anche se di programma vero e proprio non può parlare, ribadisce però che qualcosa in tal senso “si sta facendo, essendo stati stanziati aiuti economici per chi aprirà attività nel centro storico, meglio se rivalutando attività tradizionali, Diecimila Euro tanto per cominciare. Ed è l’attuazione di quanto era stato programmato nella passata legislatura”.
Grazie, signor Sindaco, per il lavoro che state facendo, speriamo che la leva trovi davvero il suo esatto punto d’appoggio, perché altrimenti la vedremo nera.
Fra’ Galdino
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