martedì 3 luglio 2007

RISCHIANO LA SCOMUNICA POLITICA




Il consiglio comunale di Barcellona deve avere fatto una scelta sbagliata se, su perentoria imposizione di uno degli alleati della maggioranza - leggi Forza Italia -, tre figure di primo piano da esso chiamati ad importanti cariche dovranno immediatamente dimettersi.
Il fatto è questo: i neo assessori Domenico Scolaro e Paolo Genovese (entrati in giunta su sollecitazione dei consiglieri forzisti Salvatore Coppolino, Santi Giunta, Salvatore Imbesi, Angelo Pino) e l'eletto a larga maggioranza presidente del consiglio comunale Francesco Crinò, anche lui di Forza Italia, devono subito mollare gli incarichi affidatigli, se non vogliono essere "banditi" dal partito di Berlusconi.
Il duro monito è stato lanciato dal coordinamento azzurro di Messina, con un comunicato emesso a conclusione di un'animata riunione, tenuta dai parlamentari azzurri della nostra provincia D'Aquino, Beninati, Germanà, Stagno D'alcontres, con la presenza dei forzisti barcellonesi Giuseppe Cannata e Giovanni Pino. Tutti, in definitiva, sono stati concordi sulla opportunità di fare valere una precedente intesa tra Forza Italia e il sindaco Candeloro Nania, sulla scelta di nominativi (Francesco Pino e Bruno Bagnato), sponsorizzati direttamente dal coordinatore provinciale, in occasione della composizione della Giunta comunale.
Nania tuttavia si sarebbe lasciato influenzare da altre proposte, avanzate da quattro dei cinque consiglieri comunali eletti nelle liste di Forza Italia, che, come detto, hanno preferito Scolaro e Genovese, lasciando a bocca asciutta i beniamini del top provinciale. Con ovvio disappunto e deplorazione di D'Aquino e Beninati e conseguente polemica, sfociata alfine nell'adunata della deputazione forzista, dalla quale è uscita la minaccia di estromissione degli eventuali resistenti.

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