SGOMBRATO E POSTO SOTTO SEQUESTRO SU INTIMAZIONE DELLA C.P.I. PRESIEDUTA DAL SEN. IGNAZIO MARINO
Uno dei reparti dell'OPG di Barcellona è da ieri sotto sequestro: la sua chiusura legale è stata effettuata, in seguito a segnalazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, presieduta dal senatore Ignazio Marino, con l'intervento dei carabinieri del reparto speciale del Nas. Erano state rilevate, in seguito a sopralluogo della Commissione, condizioni di radicale degrado nel primo reparto del nosocomio dove si trovavano "ricoverati" 36 malati cronici che, internati per reati, avrebbero dovuto fruire di sole cure mediche e non di restrizione penitenziaria. La Commissione parlamentare ha minacciato il sequestro dell’intero ospedale psichiatrico giudiziario se "entro i prossimi sei mesi l’Amministrazione penitenziaria non provvederà ad adeguare la struttura ai requisiti minimi di sicurezza e di igiene previsti dalla legge".
Intanto la prima causa - e l'ha spesso ribadito il direttore dell'ospedale dott. Nunziante Rosania - sta nel mancato passaggio della gestione amministrativa dal Ministero Giustizia al Servizio Sanitario Nazionale, e per la Sicilia qindi all'ASP.
Ciò non è avvenuto, perché la Regione Siciliana non ha ancora inteso far proprio il decreto che sancisce tale trasferimento.
Seconda causa è l'incremento esagerato del numero dei ricoverati, per l'afflusso di numerosi degenti provenienti da altri Opg, non meno degradati di quello di via Madia. Il rapporto tra la capienza e il numero dei costretti in esubero praticamente si avvicina a quello registrato nei normali carceri di detenzione, un terzo in più della reale disponibilità.
Fatto, questo, che influisce negativamente sulla condizione di precarietà del nosocomio.
Se a ciò si aggiunge la carenza di personale sia medico-infermieristico sia penitenziario, il quadro della esistente emergenza si fa più chiaro e preoccupante.
Su chi far cadere la reponsabilità di un sì triste primato, non sarebbe difficile capire.
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Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona: ” la gestione deve passare alla sanità siciliana”
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