Gli Indipendentisti du Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” - in una nota firmata dal vice presidente Fabio Cannizzaro- asseriscono di seguire "con attenzione, speranza e comunque trepidazione, quanto accade in Tunisia".
"La Tunisia, per molti di centro, destra e sinistra - continua il comunicato - era considerata solo il backyard (il giardino dietro casa) dove fare le vacanze a bassi costi e basta!"
"Finalmente i Tunisini, da soli come sempre accade, hanno trovato la forza disperata di alzarsi in piedi e ora si sentono lodare da tutti quegli stessi che amavano andare a Tunisi o ad Hammamet.
Occorre però ora superare definitivamente i vecchi errori e in tal senso i Siciliani e la Sicilia, anche quella politica, possono fare la loro parte".
"Chiediamo - si auspica nella nota - che l’Asssemblea Regionale Siciliana, il Parlamento più antico del Mondo, prenda ufficialmente, urgentemente posizione a favore della svolta democratica in Tunisia.
E occorre che, insieme, al Parlamento Siciliano scendano in campo ufficialmente anche il Governo Regionale ed il suo Presidente.
La Sicilia ha, del resto, interesse che nel Mediterraneo aumentino gli spazi di democrazia e quindi può fare pesare sulle attuali Autorità di transizione il suo peso di vicino mediterraneo i cui contatti umani, economici sono storicamente conclamati".
Oggi - scrive ancora il rappresentante di FNS - non possiamo, non dobbiamo abbandonare le donne e gli uomini di Tunisia a un nuovo regime autocratico che finirebbe per consegnare molti, in breve, nelle braccia ottenebrate dell’estremismo religioso.
Sosteniamo dunque la Tunisia vera, quella democratica, pacifica, laica, tollerante da sempre parte del Mediterraneo, insieme anche al Popolo Siciliano.
Si riunisca immediatamente l’A.R.S.! Intervenga adesso il Governo e il suo Presidente!"
"La Tunisia, per molti di centro, destra e sinistra - continua il comunicato - era considerata solo il backyard (il giardino dietro casa) dove fare le vacanze a bassi costi e basta!"
"Finalmente i Tunisini, da soli come sempre accade, hanno trovato la forza disperata di alzarsi in piedi e ora si sentono lodare da tutti quegli stessi che amavano andare a Tunisi o ad Hammamet.
Occorre però ora superare definitivamente i vecchi errori e in tal senso i Siciliani e la Sicilia, anche quella politica, possono fare la loro parte".
"Chiediamo - si auspica nella nota - che l’Asssemblea Regionale Siciliana, il Parlamento più antico del Mondo, prenda ufficialmente, urgentemente posizione a favore della svolta democratica in Tunisia.
E occorre che, insieme, al Parlamento Siciliano scendano in campo ufficialmente anche il Governo Regionale ed il suo Presidente.
La Sicilia ha, del resto, interesse che nel Mediterraneo aumentino gli spazi di democrazia e quindi può fare pesare sulle attuali Autorità di transizione il suo peso di vicino mediterraneo i cui contatti umani, economici sono storicamente conclamati".
Oggi - scrive ancora il rappresentante di FNS - non possiamo, non dobbiamo abbandonare le donne e gli uomini di Tunisia a un nuovo regime autocratico che finirebbe per consegnare molti, in breve, nelle braccia ottenebrate dell’estremismo religioso.
Sosteniamo dunque la Tunisia vera, quella democratica, pacifica, laica, tollerante da sempre parte del Mediterraneo, insieme anche al Popolo Siciliano.
Si riunisca immediatamente l’A.R.S.! Intervenga adesso il Governo e il suo Presidente!"
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