MONTA LA POLEMICA SU UNA COSTRUZIONE CHE NON TUTTI GRADISCONO
Il perentorio annuncio del Governo nazionale che il 23 dicembre si avvieranno i lavori per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina non poteva che far divampare la polemica tra chi è d'accordo con la linea governativa e chi ne osteggia l'attuazione. A rendere più duro il contrasto, oltre all'annuncio dato dallo stesso premier, è stato l'eccezionale svolgersi di eventi naturali che, com'è noto, con crudezza, ha portato alla ribalta le disastrose condizioni del territorio che con il progettato ponte si dice di volere servire.
Significativi e pressanti sono gli interventi di quanti, in numero crescente, gridano allo sperpero di denaro per una mastodontica struttura basata su sponde fragili. Ugualmente dure le risposte di chi giudica invece sterili gli argomenti di costoro.
A questo punto cogliamo l'occasione per porre a confronto due delle tesi che si contrappongono.
Vincenzo Garofalo, deputato pdl, membro della Commissione Trasporti della Camera dei deputati: Si dice imbarazzato dalle "dichiarazioni contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto da parte di autorevoli esponenti del Pd".
"Ricordo bene - precisa l'on. Garofalo - il segretario del Pd Genovese applaudire il candidato premier Francesco Rutelli quando a Messina annunciò addirittura la data nella quale il Ponte sarebbe stato inaugurato. Peraltro Genovese sa che la maggioranza della popolazione messinese vuole la realizzazione dell’opera anche per le ricadute economiche dirette. Da candidato sindaco Genovese prima disse di non avere pregiudizi contro la costruzione del Ponte, e vinse. Poi si allineò alla minoranza rumorosa, perdendo le elezioni. Lo stesso on. D’Antoni è stato tra chi ha fondato all’interno della Cisl una cultura favorevole al Ponte sullo Stretto".
"Oggi questo dimenarsi contro mi fa pensare a una politica che guarda solo a un’opposizione sterile e perfino poco fantasiosa. Così come dispiace dovere ascoltare di altre priorità elencate da chi, in Sicilia e in Calabria, ha avuto per anni ruoli di governo e responsabilità a vari livelli, e né per il Ponte né per altro, ha prodotto un solo atto concreto".
"Dal mio punto di vista - prosegue il deputato PDL - la costruzione del Ponte è utile, serve a rilanciare l’economia, produce in sé l’idea di un Sud che vuole crescere. E dire oggi a chi lo ha inserito nel proprio programma di Governo che è inopportuno annunciare i cantieri dopo l’alluvione di Giampilieri mi sembra un’operazione di sciacallaggio tipica di certa infima politica".
Facendo riferimento alle rimostranze di chi sostiene che verrebbe meno il rispetto dell'ambiente, Garofalo afferma che se dovesse esistere incompatibilità tra tutela dell'ambiente e costruzione del ponte, consapevolmente si schiererebbe a favore della prima esigenza. E poichè, secondo lui, non c'è concorrenza tra le due cose, opta per la costruzione d'una struttura ch'egli ritiene necessaria e attuale, proprio per la posizione della nostra Isola, anello di congiunzione tra l'Europa e l'Africa.
"Guardando le immagini di Giampilieri, di Scaletta e della altre zone colpite dalla tragedia, mi chiedo come si possa pensare al Ponte sullo Stretto. Sarebbe un'opera inutile ed eccessivamente dispendiosa, che avrebbe un impatto devastante su un territorio gia' gravemente dissestato. E per la quale, a dispetto dei proclami del governo Berlusconi, non si conosce ancora il progetto esecutivo".
Così la pensa invece Rita Borsellino, deputata al parlamento europeo. E con lei si schierano gli ecologisti, le opposizioni politiche e un crescente numero di cittadini messinesi, che ritengono il ponte sullo stretto un colpo ferale per l'avvenire della città peloritana, oltre che un'opera contrastante con le reali esigenze della provincia e semplicemente frutto di megalomania. A tale proposito a Messina molyi sostengono che non si può giocare sulla carne di quanti vivono nel timore di incombenti disastri idrogeologici, pari a quello recentemente registrato nei villaggi e paesi della costa ionica, il cui territorio non differisce, per struttura morfologica, a quello su cui dovrebbe poggiare il fantomatico ponte.
domenica 18 ottobre 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Informazioni personali
- barcellonablog
- barcellona pg, messina, Italy
- Questo blog non va considerato testata giornalistica: poichè i suoi post non vengono aggiornati con cadenza periodica e preordinata, non può costituire prodotto editoriale, ai sensi della legge n.62 del 7.3.2001. L'autore si dichiara non responsabile per i commenti ai vari post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non vanno addebitati all'autore, neppure quando vengono formulati da anonimi o criptati. Le immagini pubblicate, quando non sono di proprietà dell'autore, sono procurate con licenza di pubblico dominio o prese liberamente dalla rete. Nell’eventualità che qualcuna violasse i diritti di produzione, si pregano gli interessati di darne comunicazione a questo blog perché si provveda prontamente alla cancellazione.
5 commenti:
Il nostro burlone fa discutere sul nulla.Infatti non esiste nulla di esecutivo.Per il ponte esiste solo il progetto preliminare,e quindi niente di cantierabile.Sono diversivi che si permette chi non ha alcun rispetto per i cittadini.
Franz
Alcuni giorni fa il Presidente Napolitano ha detto che occorre fare degli investimenti per mettere in sicurezza il territorio più che pensare alle opere "faraoniche". Chiaramente si riferiva al ponte sullo Stretto, forse considerato un manufatto da ammirare e basta. L'Unione Europea aveva messo tale opera tra quelle prioritarie, ma il governo Prodi, dapprima sostenitore poi misteriosamente diventato denigratore, l'aveva cancellato dalle mappe di realizzazione. Su un editoriale di alcuni giorni fa su LA SICILIA a firma di Domenico Tempio troviamo scritto testualmente: "Il Ponte oltre a collegare via ferrovia la Sicilia all'Europa, servirebbe anche alla sistemazione idrogeologica di tutta la zona dello Stretto, come del resto è nei progetti. Solo che un'opera non esclude un'altra, "faraonica" che sia. Anzi esercita una forza trainante di quel progetto del Sud del quale sempre si parla ma poco si intravede all'orizzonte." Anch'io sono della sua stessa opinione.
voglio chiarire di essere concorde con quanto affermato da Domenico Tempio! scusi la ripetizione.
il Domenico Tempio cui si riferisce l'anonimo naturalmente - diciamolo a tutti - non è il Domenico Tempio inteso Micio Tempio che, accanto a Giovanni Meli, fu il maggiore poeta siciliano del settecento/ottocento.
La sua opera maggiore é il poema "La Caristia"(in venti canti). Micio Tempio scrisse tra l'altro belle poesie pruriginose e non si sognò mai che la Sicilia potesse essere "italianizzata" mediante un ponte sullo Stretto di Messina.
grazie per l'arguta precisazione di fra Galdino (frate pruriginoso ma non esaudiente nelle risposte), che usa la solita ironia come propaganda per evitare di fornire precise risposte).
scusate l'intrusione, mi sono pentito di voler dialogare, per questo esco dalla porta secondaria lasciando libera quella principale alle opinioni inoppugnabili!
Posta un commento