giovedì 22 gennaio 2009
ADESSO BASTA CON LE PAROLE, VISTO CHE PAGHIAMO E NON SIAMO NEL TERZO MONDO, CHIEDIAMO FATTI CONCRETI
Siamo con la spazzatura fino al collo, e invece di affrontare concretamente il problema, unendo le forze di tutti gli istituti coinvolti nelle respnsabilità del caso, si continua a fare tutt'al più polemiche, con il solito scarica barile, che la città non può accettare.
Sentire un sindaco che, ritenendosi maltrattato dalle lamentele dei cittadini, cerca di giustificare la sua inanità affermando che questo problema dei rifiuti urbani gli sta togliendo la pace e la salute, o un sindacalista che, giustamente ripassa la storia obbrobriosa della costituzione e disfunzione dell'Ato, e va oltre soltanto quando si tratta di proclamare lo sciopero dei lavoratori, che non risolve alcunché, neppure per i lavoratori, non è certamente accettato dalla popolazione, poichè a fronte di tutto ciò c'è soltanto l'esito sconcio del pattume sparso su tutti i marcipaiedi della città, persino il giorno in cui per quelle strade è dovuta passare la processione del Santo Patrono.
Io non dico altro e, stavolta solo per correttezza d'informazione, riporto un comunicato stampa dell'amico sindacalista Salvatore Chiofalo, responsabile della Cgil di Barcellona.
La parola è arte leggera, diceva mio compare Santalco, quando i miei articoli lo punzecchiavano, solo che lui alla parola faceva seguire i fatti....e le mie segnalazioni andavano a buon fine. Adesso però...
Comunque, scrive il sindacalista:
" La problematica relativa alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani sulla quale da diversi anni forze politiche, associazioni Sindacali, forze ambientaliste e amministrazioni comunali dibattono riveste caratteri sempre più drammatici, a danno delle comunità amministrate, riguardo: alla tenuta della vivibilità ambientale per il pessimo servizio reso; all’esborso di somme per tributi TARSU che nell’ATO Me/2 sono il doppio rispetto a tante altre ATO (Ambiti territoriali Ottimali) del paese; all’imbarazzante scaricabarile tra amministrazioni comunali e Ato e tra il medesimo Ato e il governo regionale. Nell’Isola, il giocattolino costruito con il piano regionale di smaltimento dei rifiuti, varato nel 2003, non certo per rendere ottimale il servizio, così come la normativa nazionale aveva previsto e così come, oltretutto, si è fatto in tante altre regioni, il quale piano siciliano scricchiola e fa acqua da tutte le parti, l’interesse preminente è stato quello di parcellizzare la gestione, si pensi che in provincia di Messina sono stati realizzati ben cinque Ambiti Ottimali, ne sarebbe bastato uno, per mettere sette componenti nei cosiddetti Consigli di amministrazioni e negli apparati degli stessi un reticolato di consulenti ed esperti, tutto a spese dei cittadini utenti e contribuenti. Naturalmente ai costi richiamati e a quelli relativi alla raccolta e allo smaltimento si aggiungono le percentuali: il 4% a favore della nostra provincia regionale la quale dovrebbe promuovere e realizzare la bonifica ambientale, non è stato mai fatto nulla; la percentuale che supera il 10% a favore dell’imponente apparato-consulentificio, con parcelle da capogiro, dell’emergenza regionale rifiuti, ora abolito per Legge, finalmente.A fronte di tutto ciò una percentuale considerevole di famiglie, io immagino sentitesi giustamente raggirati, non hanno mai pagato la tassa la cui imposizione forzata è stata demandata con Ordinanza della regione agli ATO, scippando, con esuberante raffinatezza, i Consigli Comunale delle proprie prerogati Il risultato ora sta sotto gli occhi di tutti, dal Maggio del 2005, data in cui è stato avviato il nostro ambito Ottimale che comprende, si ricorderà, i Comuni che vanno da Brolo a Villafranca Tirrena si è riusciti a fare, tra l’altro, un grande capolavoro: avere accumulato debiti, per circa trenta milioni di €, a favore della Ditta che attua la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, e poi, per il conferimento in discarica ed altre spese. Chi dovrà pagare tutti i debiti? L’interrogativo è grande quanto il monte Bianco. Una cosa è certa: tutti cercano di scaricare le responsabilità gli uni contro gli altri e tuttavia, a riguardo, ciò che maggiormente ci sconcerta, come Sindacato CGIL, è questo velato e velenoso tentativo di scaricare sulla casacca degli operatori ecologici le responsabilità degli evidenti disservizi anche quando i medesimi lavoratori non vengono retribuiti del modesto salario mensile.Eppure tutti sanno che le Maestranze non vivono di rendite immobiliari né di investimentiFinanziari e perciò stesso il momento in cui non vengono retribuiti, alla scadenza contrattuale, sono guai per essi e per le loro famiglie. Proprio in queste ore lo sconcerto e l’inquietudine di Sindacato e Lavoratori è ai massimi livelli per aver preso un pugno di mosche al posto del salario dello scorso mese di Dicembre i cui termini, per l’elargizione, sono scaduti lo scorso 15 Gennaio ed occorre aggiungere, per onestà intellettuale, che lo stato di agitazione proclamato, giustamente, dalle organizzazioni Sindacali di categoria, non produce alcun danno alle comunità amministrate in quanto la discarica di Mazzarrà S. Andrea è chiusa da tempo e nelle altre discariche dell’isola non fanno scaricare senza la preventiva firma della convenzione per avere la certezza dell’incasso.Solo sette comuni del nostro Ato hanno firmato la richiamata convenzione; a non occuparsene, e dunque, a non dare l’assenso sono stati i comuni più grandi e tra essi Barcellona Pozzo di Gotto.In questi giorni, pertanto, non c’è stato dove poter scaricare i rifiuti, anche per questo la città del Longano festeggia il Santo Patrono con Strade e Piazze non adeguatamente pulite.
Salvatore Chiofalo- responsabile della CAMERA DEL LAVORO CGIL DI BARCELLONA P.G."
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8 commenti:
Sig. Sindaco, il tempo passa e i problemi rimangono se non è all'altezza di questo compito e pregato di farsi da parte, non ne possiamo più di questo CAOS. Puntuale le bollette dell'Ato. Rifiuti ovunque, strade invase dagli scarti di alimenti finiti nei sacchetti e poi nel mirino di cani e gatti, cartoni sparpagliati, cassonetti strapieni.La situazione è ormai divenuta insostenibile.Barcellona una città del terzo mondo?
Ma vai, Giovanni, un sindaco che si dimette..., tu l'hai mai visto?
sindaco,si faccia sentire ,ci spieghi le sue difficoltà.Perchè ci sono cavalli bradi in città? Perchè la fogna per ora sfocia col torrente a Calderà? Perchè non fa niente e/o non dice niente?Come pensa che potrà evitarci una cotastrofe napoletana?Se non riesce ad avere l'appogio dei cittadini,non potrà governare la città.Non basta vincere le elezioni per farlo.Ci voglio pure la stima e lo stimolo dei cittadini
adesso è il momento di un sindaco "Speciale"!
Ragazzi, qui, non si fa propaganda politica per nessuno. Quindi, avremmo preferito che Anonimo avesse scritto "speciale" con la s minuscola.
perchè no?.. magari si dimette..
e si presenta come candidato per l'elezioni del parlamento europeo.. ipotesi assurdo..? staremo a vedere..
Filippo G. ha detto...
Sindaco, la situazione igienica in cui versa la nostra Città a causa della mancata raccolta dei rifiuti e per l'assenza di un numero adeguato di operatori ecologici, considerando che quelli normalmente operativi spesso sono indifferenti al loro dovere, rasenta l'inverosimile. Per le strade e sui marciapiedi sono presenti rifiuti di vario tipo e misura. Caro Sindaco, cosa aspetta ad agire
Ancora una volta, (nell'indifferenza di tutti)il mercato settimanale non è stato PULITO, creando oltre alla grave situazione igienica-sanitaria anche enorme disagio ai residenti
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