Il capo del governo ha annunciato che, dopodomani, farà approvare dal consiglio dei ministri un provvedimento che istituisce il reato penale per gli imbrattatori dei muri.
Il problema c’è ed è diventato grave per la frequenza con cui vengono deturpati indiscriminatamente edifici pubblici e privati, monumenti, chiese, mezzi di trasporto, parchi pubblici.
Tanto che il decreto annunciato da Berlusconi è stato già preceduto dalla presentazione in parlamento di ben sette proposte di legge, tutte intese a modificare l’articolo 639 del codice penale, ritenuto ormai sorpassato per le sanzioni che contiene, troppo lievi rispetto alla portata del danno provocato da writers e graffitari.
Le nuove misure potrebbero prevedere il carcere fino a due anni e multe salatissime sull’ordine di migliaia di euro, oltre all’obbligo di ripulire a proprie spese i posti deturpati.
5 commenti:
Quindi non potremo più scrivere sui muri delle città /\/\ Berlusconi ?
No stavolta viva Berlusconi,a meno che non faccia come sempre: "Qui lo dico e qui lo nego". Ma penso che stavolta non dimenticherà ciò che ha annunciato.
Complimenti per l'obiettività.
Rispettosi saluti
Questo decreto non vale per Barcellona, qui si continua a scrivere, in una cITTà dove l'llegalità è diventata legge.
Rinviato il giro di vite anti-writer
ROMA- Non è stato approvato dal Consiglio di ministri il provvedimento contro i writers, che inizialmente doveva essere contenuto nel decreto sui rifiuti.
Posta un commento