domenica 10 agosto 2008

CHI DI MARTEL COLPISCE.....


E' stato davvero esemplare il clamoroso gesto del sindaco di Capo d'Orlando, quando con una mazzotta ha frantumato la targa intestata a Giuseppe Garibaldi, per sostituirla con un'altra dedicata ad una antica battaglia navale, avvenuta nel nostro bel Tirreno, tanti anni fa.
E che la martellata del primo cittadino sia stata di esempio - negativo - l'ha dimostrato un cinquantenne suo concittadino che, contrariato dall'inopinato cambiamento nominale del piazzale antistante la stazione ferroviaria, s'è fatto accompagnare da due pensionati per imitare alla lettera l'intervento di rottura del capo della civica amministrazione, frantumando la nuova targa e ripristinando, provvisoriamente con una scritta su cartoncino adesivo, nome e cognome di colui che, nelle nostre scuole, ci avevano insegnato a considerare eroe dei due mondi.
Cosicchè, la polemica che, nei giorni scorsi, s'era accesa a parole, adesso sembra rinfocolarsi con i fatti.
Ma se - come si dice - le parole sono pietre, le azioni che cosa saranno, macigni?
E' augurabile di no, e che - dopo questo gesto imitatorio - non ci siano più né fatti esemplari, né imitazioni a ruota, soprattutto di questa natura..

5 commenti:

Turi ha detto...

Sul merito della questione vi posto il comunicato du CUMITATU MISSINISI DU FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU - SICILIA INDIPINNENTI .

Comunicato Stampa FNS
LE PICOZZATE NON AIUTANO LA VERITA’ STORICA E FAVORISCONO SOLO
I POGROM ANTISICILIANISTI

FERMA PRESA DI POSIZIONE POLITICA DU CUMITATU MISSINISI DU F.N.S. DOPO QUANTO ACCADUTO IERI A CAPO D’ORLANDO, FRUTTO DIRETTO E INDIRETTO, DI UN RICERCATO, MONTANTE CLIMA ANTISICILIANISTA CHE QUALCUNO STA DIFFONDENDO IN TUTTA LA SICILIA

C’ è qualcosa di paradigmatico nel modo, nei toni e nelle forme scelte dagli epigoni del Risorgimento italiano e del cosiddetto “garibaldismo” nel sostenere le loro idee.
Taluni di loro hanno scelto le forme sguaiate tipiche delle ossessive propagande che, a lungo, hanno caratterizzato l’appena concluso “secolo breve”.
E così non ci ha sorpreso più di tanto l’ “uscita” dell’orlandino NINO MONASTRA che ha “picozzato” la targa toponomastica di piazza IV luglio 1299.
Come riportato da fonti stampa “ sarebbe stato spalleggiato ma non aiutato da due acerrimi "nemici" politici del sindaco: il prof. PIPPO LIBRIZZI e l'impiegato dell'Ausl PIPPO GIUFFRE', componenti del comitato cittadino sorto a difesa dell'intitolazione della piazza a GARIBALDI.”
E così ieri sera verso le 19,30 MONASTRA, riportiamo testualmente da GLPress “ha rotto a martellate la nuova targa che ricordava il IV luglio (paradossalmente data di nascita dell' "eroe dei due mondi" tra l’altro) 1299, giorno nel quale si svolse nel mare della non ancora nata Capo d'Orlando una battaglia navale tra la flotta del Regno di Sicilia e quella della Lega straniera che causò la morte di 6.000 siciliani che lottavano per l’indipendenza della loro terra (da qui la decisione del sindaco). “
E’ ovvio che ‘U Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti non può che stigmatizzare la scelta, il metodo e la sostanza dell’azione messa in campo da MONASTRA e sostenuta, a quanto riportano le notizie stampa, anche solo “moralmente “ da LIBRIZZI e GIUFFRE’.
Ciò che però più ci preoccupa è quel clima quasi da POGROM antisicilianista che taluni provano a montare ad arte contro tutti coloro che sostengono la ricerca della verità storica in Sicilia.
A nessuno, poi,può e deve, infatti, sfuggire che il “picconamento” della targa toponomastica della piazza, compiuto ieri, ha un senso ed un valore anni luce lontano, e giuridicamente diverso, da quello compiuto, secondo legge , dal Sindaco Sindoni quando lecitamente dopo la reintitolazione compì poi il mero di rimuovere, sempre lecitamente, la vecchia targa.
Qui la fattispecie è diversa. Qui un cittadino decide, di sua sponte, di MARTELLARE una insegna toponomastica ufficiale.
Ora non invochiamo, nè ci appassiona né interessa la fase giuridica o sanzionatoria. Ciò che interessa Noi è l’evidente acredine che sta montando contro l’iniziativa del Sindaco e contro chiunque, educatamente, avanzi qualsivoglia istanza culturale sicilianista vera e lontana dai contesti della solita “politica politicata”.
E’ questo un atto che segue, in ordine, alla seconda afissione presso il cosiddetto “scoglietto “ Garibaldi, di Capo d’Orlando, di uno striscione “nazionalista” in senso italiano e forse ancor più anti-Sindoni, ma fa seguito anche ad una pesante campagna stampa sostenuta anche da qualche prestigioso quotidiano.
Che dire? Se questo è il vento della democrazia, del confronto, del pluri e del multiculturalismo!
Noi, invece, manterremo, lo sappiano nemici e amici, il nostro stile , il nostro aplomb, e combatteremo pacificamente solo forti delle nostre idee, delle testimonianze e della Verità Storica per gli Orlandini come per tutti i Siciliani.

Ai signori MONASTRA, LIBRIZZI e GIUFFRE’, infine, in ogni caso consigliamo la lettura del bel libro di IGNAZIO COPPOLA dal titolo “La Sicilia tradita. Garibaldi tra apparire ed essere” per i tipi dell’ omonimo ( ma non coincidente) Coppola Editore di Trapani.
Speriamo ora che dalle “piccozze” di troskiana memoria si passi al confronto politico, culturale e storico senza ulteriori “colpi d’ala” o additamenti mediatici al ludibrio.


E-MAIL: fnsme@yahoo.it

Anonimo ha detto...

Ma Turi, finiscila che fai ridere soprattutto i siciliani

Turi ha detto...

Per prima cosa per correttezza devo comunicare di avere ricevuto dagli amici du Cumitatu Missinisi du F.N.S. una rettifica che qui vi riproponiamo:

La notizia della presenza di Pippo Giuffrè e Pippo Librizzi è stata smentita, nel senso che erano presenti ma in maniera distante, quindi non hanno spalleggiato Monastra.Abbiamo ricevuto questa rettifica dalla fonte stampa citata e correggiamo anche noi, per correttezza, il nostro comunicato togliendo i nomi di Giuffrè e Librizzi. Saluti.


Ecco quindi la NUOVA VERSIONE che nulla toglie al senso etico e politico dello stesso:

LE PICOZZATE NON AIUTANO LA VERITA’ STORICA E FAVORISCONO SOLO I POGROM ANTISICILIANISTI


FERMA PRESA DI POSIZIONE POLITICA DU CUMITATU MISSINISI DU F.N.S. DOPO QUANTO ACCADUTO IERI A CAPO D’ORLANDO, FRUTTO DIRETTO E INDIRETTO, DI UN RICERCATO, MONTANTE CLIMA ANTISICILIANISTA CHE QUALCUNO STA DIFFONDENDO IN TUTTA LA SICILIA








C’è qualcosa di paradigmatico nel modo, nei toni e nelle forme scelte dagli epigoni del Risorgimento italiano e del cosiddetto “garibaldismo” nel sostenere le loro idee.
Taluni di loro hanno scelto le forme sguaiate tipiche delle ossessive propagande che, a lungo, hanno caratterizzato l’appena concluso “secolo breve”.
E così non ci ha sorpreso più di tanto l’ “uscita” dell’orlandino NINO MONASTRA che ha “picozzato” la targa toponomastica di piazza IV luglio 1299.
E così ieri sera verso le 19,30 MONASTRA, riportiamo testualmente da GLPress “ha rotto a martellate la nuova targa che ricordava il IV luglio (paradossalmente data di nascita dell' "eroe dei due mondi" tra l’altro) 1299, giorno nel quale si svolse nel mare della non ancora nata Capo d'Orlando una battaglia navale tra la flotta del Regno di Sicilia e quella della Lega straniera che causò la morte di 6.000 siciliani che lottavano per l’indipendenza della loro terra (da qui la decisione del sindaco). “
E’ ovvio che ‘U Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti non può che stigmatizzare la scelta, il metodo e la sostanza dell’azione messa in campo da MONASTRA.
Ciò che però più ci preoccupa è quel clima quasi da POGROM antisicilianista che taluni provano a montare ad arte contro tutti coloro che sostengono la ricerca della verità storica in Sicilia.
A nessuno, poi,può e deve, infatti, sfuggire che il “picconamento” della targa toponomastica della piazza, compiuto ieri, ha un senso ed un valore anni luce lontano, e giuridicamente diverso, da quello compiuto, secondo legge , dal Sindaco Sindoni quando lecitamente dopo la reintitolazione compì poi il mero di rimuovere, sempre lecitamente, la vecchia targa.
Qui la fattispecie è diversa. Qui un cittadino decide, di sua sponte, di MARTELLARE una insegna toponomastica ufficiale.
Ora non invochiamo, nè ci appassiona né interessa la fase giuridica o sanzionatoria. Ciò che interessa Noi è l’evidente acredine che sta montando contro l’iniziativa del Sindaco e contro chiunque, educatamente, avanzi qualsivoglia istanza culturale sicilianista vera e lontana dai contesti della solita “politica politicata”.
E’ questo un atto che segue, in ordine, alla seconda afissione presso il cosiddetto “scoglietto “ Garibaldi, di Capo d’Orlando, di uno striscione “nazionalista” in senso italiano e forse ancor più anti-Sindoni, ma fa seguito anche ad una pesante campagna stampa sostenuta anche da qualche prestigioso quotidiano.
Che dire? Se questo è il vento della democrazia, del confronto, del pluri e del multiculturalismo!
Noi, invece, manterremo, lo sappiano nemici e amici, il nostro stile , il nostro aplomb, e combatteremo pacificamente solo forti delle nostre idee, delle testimonianze e della Verità Storica per gli Orlandini come per tutti i Siciliani.

Al signor MONASTRA, infine, in ogni caso consigliamo la lettura del bel libro di IGNAZIO COPPOLA dal titolo “La Sicilia tradita. Garibaldi tra apparire ed essere” per i tipi dell’ omonimo ( ma non coincidente) Coppola Editore di Trapani.
Speriamo ora che dalle “piccozze” di troskiana memoria si passi al confronto politico, culturale e storico senza ulteriori “colpi d’ala” o additamenti mediatici al ludibrio.

Anonimo ha detto...

Come detto nel nostro breve resoconto, le "parole sono pietre" ed è opportuno che nel dibattito vengano espresse con misura. Questo vale per Turi e per quanti altri intendono dare un contributo di opinioni in questo blog. Per quanto riguarda i fatti, che hanno suscitato un certo scalpore,sarebbe stato meglio se non fossero avvenuti, nè prima nè dopo.ALMENO SECONDO IL NOSTRO MODESTISSIMO PARERE.

Anonimo ha detto...

W PUTIN - ABBASSO SINDONI E COMPARI....

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