giovedì 30 agosto 2007

L'IRREQUIETO CANTASTORIE


Mi piace dedicare questo "post" ad un amico barcellonese, che in queste settimane, dovrebbe spegnere 30 candeline e forse più sulla torta della sua carriera di cantastorie.
E' l'irrequieto Fortunato Sindoni che, sin da studente, mentre frequentava l'università per laurearsi in lingue straniere, cominciò a interessarsi di un mondo a lui più congeniale, affascinato, com'era, della vita popolana con i suoi spesso penosi e ingiusti riflessi sociali, a volte superati con umiltà, a volte bruciati dall'irruenza intollerante.
Cominciò ad amare e a cantare quei fatti quotidiani come se fossero eccezionali, soprattutto dopo che, durante la sua vita migratoria in Germania, conobbe il canto e la musica folk del "singer" americano, Woody Cutrhie.
Da allora si ripromise di strimpellare sulla chitarra motivi alla base di canti che gli sgorgavano spontanei quando un avvenimento lo colpiva.
Tornò a Barcellona, dove ebbe una parentesi da docente di lingua all'interno dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Si fermò per alcuni anni, forse troppo pochi per lui. Eppure Fortunato li ritenne troppi, perché la sua testa era sempre fuori le mura del reclusorio, anche quando s'intratteneva coi ricoverati.
La sua testa e il suo temperamento lo portarono alla ricerca di quelli che come lui, anzi in quel tempo più di lui, tenevano alta la cultura popolare, in modo particolare quella siciliana.
Cercò di abbarbicarsi, come fa l'edera, al grande poeta popolare siciliano Ignazio Buttitta. Lo seguì nel suo peregrinare in Italia, musicò diverse sue poesie e le canto "pedipedi".
S'agganciò ad altri cantastorie di grido, ma soprattutto venerò ed esaltò meritatissimamente la supergrande Rosa Balistreri. (E a questo punto, mi tocca corredare questo "pezzo" con una foto, che assieme ad altre della Balistreri, tengo cara nel mio archivio.)
Ancora oggi, più che mai, è sempre in giro, con l'irrequietezza e la caparbietà di sempre, e con la bontà di un padre verso un gruppo di ragazzi, che appassionati di musica e, alcuni, con strumenti popolari, accompagnano i suoi canti, quando lui mette un po' da parte la vecchia chitarra e l'armonica a bocca, che per trent'anni gli hanno supportato la voce.
CIFRA

1 commento:

Anonimo ha detto...

Finalmente a Barcellona P.G. c'è qualcuno che ha la grande sensibilità di mettere in evidenza il cantastorie Fortunato Sindoni unico, insieme a Mauro Geraci, che in modo semplice e chiaro (spesso facendo anche nomi e cognomi) canta contro la mafia, contro la casta dei nostri politicanti (sul sito www.youtube.com il suo video "Vaffanculo", dedicato a questa classe di politici, è tra i più visti in Italia con oltre 42.000 contatti a tut'oggi 2/7/07) contro lo strapotere di questa chiesa, contro la pena di morte, contro la guerra per una reale pace,.. Forse è per questo che non è presente negli spettacoli organizzati da questa amministrazione di destra, che naturalmente, spende i soldi pubblici per barzellettieri, tarantellari, e amici degli amici?
Al contrario il cantastorie Sindoni è invitato e valorizzato da associazioni culturali e amministrazioni di altri comuni, siciliani e non, sensibili alla cultura e alla libertà di espressione. E' solo un caso?
Un ammiratore del Cantastorie Sindoni e un amante della libertà.

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